Lattulosio: una terapia cardine con prospettive di crescita

Un profilo terapeutico consolidato

Il lattulosio è un disaccaride sintetico derivato dal lattosio e utilizzato in ambito clinico da diversi decenni. Riconosciuto per sicurezza ed efficacia, è incluso nella Lista dei Farmaci Essenziali dell’OMS e rimane uno dei lassativi osmotici più prescritti a livello mondiale. È disponibile principalmente in forma di sciroppo, soluzione o polvere ed è comunemente prescritto sia in ambito ospedaliero sia a livello ambulatoriale. La sua lunga storia d’uso ne ha consolidato la reputazione come opzione terapeutica affidabile, economica e versatile.

Rilevanza clinica in gastroenterologia ed epatologia

Dal punto di vista terapeutico, il lattulosio svolge un ruolo cruciale in due aree principali. È considerato un trattamento di prima linea per la stitichezza cronica, soprattutto negli anziani e nei pazienti che necessitano di una gestione a lungo termine. Inoltre, rappresenta una terapia fondamentale nell’encefalopatia epatica, poiché riduce l’assorbimento intestinale dell’ammoniaca, prevenendo così complicanze neurologiche delle malattie epatiche avanzate.
Oltre a queste indicazioni, la ricerca ha messo in luce anche le sue proprietà prebiotiche: il lattulosio stimola infatti la crescita di batteri intestinali benefici. Ciò ha acceso l’interesse scientifico sul suo potenziale ruolo nella modulazione del microbiota, collegandolo a più ampi ambiti della salute gastrointestinale.

Dinamiche di mercato globali

Il mercato globale del lattulosio è attualmente stimato intorno ai 700–750 milioni di dollari (2023), con una crescita annua composta (CAGR) prevista del 3,5–4% fino al 2030. La domanda è sostenuta da diversi fattori: l’aumento della prevalenza dei disturbi gastrointestinali, l’incidenza crescente delle malattie epatiche e l’invecchiamento della popolazione nei Paesi sviluppati.
L’Europa resta il mercato principale, con circa il 40% dei ricavi globali. All’interno della regione, l’Italia figura tra i primi cinque Paesi per consumi, a testimonianza della diffusione del lattulosio e della maturità del contesto prescrittivo. Nonostante la forte presenza dei generici, esistono ancora margini di differenziazione tramite nuove formulazioni, una migliore tollerabilità e soluzioni orientate alla facilità d’uso per i pazienti.

Opportunità nei mercati emergenti

Se in Europa e Nord America i mercati sono consolidati e relativamente stabili, le aree a più forte crescita si trovano nei mercati emergenti. In Asia-Pacifico, in particolare in Cina, Giappone e India, la crescente consapevolezza delle patologie gastrointestinali ed epatiche alimenta la domanda di terapie accessibili come il lattulosio.
Anche in America Latina e Medio Oriente si osserva una costante espansione del mercato, sostenuta da un migliore accesso ai servizi sanitari e da una crescente attenzione al trattamento delle malattie del fegato. In queste regioni il CAGR stimato è pari al 4–4,5%, leggermente superiore alla media europea. Questi dati indicano che, mentre l’Europa rappresenta ancora il fulcro dei consumi, il Resto del Mondo costituisce oggi l’area a più alto potenziale di crescita.

Prospettive strategiche

Per le aziende farmaceutiche, il segmento del lattulosio presenta una duplice sfida: consolidare la propria posizione nei mercati maturi e altamente competitivi, come l’Italia e l’Unione Europea, e al tempo stesso espandersi nei mercati a più alto tasso di crescita. Il successo dipenderà dalla capacità di bilanciare innovazione di formulazione, reti distributive solide e attività di informazione ed educazione mirate ad aumentare la consapevolezza sui benefici terapeutici del lattulosio.

Conclusione

Il lattulosio si conferma dunque una terapia essenziale dal punto di vista clinico e, al contempo, un mercato interessante dal punto di vista commerciale. La sua efficacia consolidata nella stitichezza e nell’encefalopatia epatica ne garantisce una solida base terapeutica, mentre l’espansione nei mercati emergenti apre nuove opportunità di business. Il prossimo decennio vedrà il lattulosio mantenere un ruolo centrale in gastroenterologia ed epatologia, rafforzando la sua posizione di trattamento cardine con prospettive di crescita globale.


Fonti